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Nuovo protocollo per aumentare il numero di diagnosi precoci

ll ministero della Salute sul proprio sito punta i riflettori sul nuovo protocollo di diagnosi e follow up per la celiachia definito grazie a un Accordo tra Stato e Regioni e pubblicato nella GU n.191 del 19 agosto.

Sono più di 170mila i celiaci in Italia, ma più di 400mila casi non sono stati diagnosticati.

21 SET – Nel 2014 in Italia sono più di 170mila celiaci diagnosticati con un  rend in continua crescita. Numeri sicuramente sottostimati la celiachia spesso si associa a patologie autoimmuni, come il diabete e le tiroiditi, e non sempre viene diagnosticata tempestivamente perché spesso si presenta con sintomatologia sfumata a carico di sistemi ed apparati diversi da quello gastro-intestinale.

E così risultano ancora non diagnosticati più di 400mila celiaci.

Alla luce di questo scenario il Ministero della Salute, d’intesa con le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano, ha approvato a luglio scorso un accordo (vedi anticipazione su Quotidiano Sanità) sulla “diagnosi e il follow-up della celiachia e sulla prevenzione delle complicanze” con l’obiettivo di aggiornare il documento di inquadramento  per la diagnosi e il monitoraggio della celiachia, elaborando un protocollo diagnostico più efficace che tenga conto delle novità diagnostiche e scientifiche.

Un provvedimento, pubblicato nella GU n.191 del 19 agosto 2015, rilanciato sul sito del ministero della Salute.

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